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Storiadel legno e dell'albero di ulivo

Il legno di ulivo è conosciuto per la sua resistenza e longevità, oltre che per i molteplici colori, che presentano molte più sfumature rispetto ad altri legni. Il legno d'ulivo è la principale materia prima per la fabbricazione di prodotti in legno di ulivo, uno dei materiali più utilizzati nel settore della lavorazione del legno per la sua bellezza e malleabilità. La modellazione del legno di ulivo è basata esclusivamente sulla manualità; per perfezionare le tecniche di lavorazione sono necessari lunghi periodi di tempo.

Il legno di ulivo in Palestina

Uno dei più antichi lavori artigianali in Palestina, risalente al XVI secolo, è la produzione di rosari con noccioli d’oliva. Con l’avanzare del settore, i noccioli sono stati soppiantati dall’uso di legno di uliva morbido, dei rami che non portano frutti. Quest’arte ebbe il suo impulso con i frati francescani, che provarono a comporre rosari di semi d’ulivo, per poi arrivare a produrre oggetti di natura religiosa, allo scopo di attrarre i turisti cristiani nella zona di Betlemme. La lavorazione inizia tagliando segmenti di legno e lasciandoli per quasi un anno in un luogo ben ventilato, fino alla completa evaporazione dell’acqua. Il materiale viene poi spruzzato con agenti chimici, allo scopo di identificare le parti adatte ad essere lavorate, e scartare invece quelle inservibili. Lo scultore inizia poi l’intaglio, fino ad ottenere i soggetti desiderati: croci o bellissime figure. Dipinge, poi, i blocchi di legno con materiale lucido, per ottenere un effetto eccellente da guardare.

L’albero di ulivo

L’albero di ulivo è un albero sempreverde ed è considerato una benedizione a causa dei benefici economici ed ambientali che apporta. img01

Le olive nelle culture dei popoli e nella memoria collettiva

In molte culture l’ulivo occupa una posizione privilegiata: si pensi, ad esempio, ai suoi rami come simbolo di pace o all’albero come metafora di saggezza nella cultura greca. Nella cultura palestinese moderna, l’ulivo è usato per rappresentare la fermezza e l’aderenza al terreno, ed è ricorrente sia nei simboli e nella cultura tradizionale che come icona per la simbologia nazionale.

Descrizione botanica

L’ulivo è un albero sempreverde, longevo, che ha la capacità di resistere a dure condizioni ambientali, come la siccità o i terreni sassosi e poco profondi. La sua altezza non supera i 15 metri. Appartenente alla famiglia delle Oleacee, comincia ad essere fruttifero attorno al terzo o quarto anno di età, per arrivare a una produttività piena circa cinque anni dopo. Nonostante raggiunga la maturità dopo i 50 anni, l’ulivo è solito avere una vita piuttosto lunga, e in condizioni climatiche favorevoli può raggiungere anche il millennio. Le radici, generalmente avventizie, sono piuttosto superficiali (solitamente non affondano nel terreno oltre i 60-100 cm) ed estese in larghezza. Il tronco affusolato, di forma cilindrica, presenta un legno duro e pesante, con una corteccia grisacea, di una gamma di sfumature che va dal chiaro allo scuro. La chioma, di forma conica, presenta rami penduli da cui sporgono i frutti, in disposizione variabile a seconda del tipo di albero.

L’eta dell’albero di ulivo

Gli alberi di ulivo vivono per periodi molto lunghi, ma il loro ritmo di crescita è piuttosto lento. C’è un gran numero di alberi di ulivo perenni in Siria e nel Mediterraneo orientale, dove, ad esempio, l’età del più vecchio albero di Gerusalemme è stimata attorno ai 2.000 anni (risale, quindi, ai tempi di Cristo).

Storia

È indiscussa la centralità dell’ulivo nella storia di tutte le civiltà mediterranee e, più in generale, dell’Occidente. Su di esso esistono numerose leggende, tra cui una greca, che narra di un esemplare raccolto da Ercole ai confini del mondo, in un luogo che sarebbe poi diventato un bosco sacro a Zeus, e i cui rami, intrecciati, si trasformavano nelle corone che premiavano i vincitori ai giochi olimpici. Conosciuta è anche l’immagine del ramoscello di ulivo che, stretto tra le zampe, servì alla colomba per annunciare a Noè la fine del diluvio universale.

Condizioni ideali e coltivazione

Le condizioni climatiche temperate, caratterizzate da estati calde e asciutte (o a volte umide), nonché da inverni piovosi, indicano il Mediterraneo come l'area geografica ideale per la crescita dell'ulivo. Sole, acqua e terreni poco profondi sono gli elementi naturali ottimali per lo sviluppo delle piante. Nel solo Mediterraneo si contano più di 1000 tipi genetici di ulivo. La propagazione vegetativa circoscritta nei singoli territori per centinaia di anni ha determinato l'evoluzione di un numero elevato di ecotipi e cultivar. Per quanto riguarda le tecniche di coltivazione, si può indicativamente rilevare che l'olivo non ha bisogno di grandi cure. Si devono eseguire poche operazioni periodiche, concentrate soprattutto in primavera per le potature, e nel periodo autunnale per la raccolta. Le potature spesso vengono effettuate ogni due-tre anni, con asportazione dei rami che hanno già prodotto, sfoltimento della chioma, asportazione dei rami secchi. Trattamenti fitosanitari si effettuano solo nel caso compaia la mosca dell'ulivo. img02